Mark Rowlands, giovane e inquieto docente di filosofia in un'università americana, legge per caso su un giornale una singolare inserzione, si incuriosisce e risponde.

Qualche ora dopo è il padrone felice di un cucciolo di lupo, a cui dà nome Brenin ("re" in gallese antico). Per undici anni, sarà lui la presenza più importante nella vita del professore, che seguirà ovunque: assisterà alle sue lezioni acciambellato sotto la cattedra, incurante degli iniziali timori e del successivo entusiasmo degli studenti, ne condividerà avventure, gioie e dolori, lo accompagnerà nei suoi spostamenti dall'America all'Irlanda alla Francia, dove Mark si trasferisce dopo aver troncato quasi ogni legame con i suoi simili.
E sarà, soprattutto, una fonte continua di spunti di riflessione e idee filosofiche perché, contrariamente allo stereotipo che ne fa un emblema del male, della ferocia, del lato oscuro dell'umanità, il lupo è per Rowlands metafora di luce e di verità, la guida per un viaggio interiore alla scoperta della propria più intima e segreta identità: "Il lupo è la radura dell'anima umana ... svela ciò che rimane nascosto nelle storie che raccontiamo su noi stessi". La sua natura selvaggia e indomabile, infatti, rivela a chi gli sta accanto un modo di vivere e di fare esperienza del mondo non solo radicalmente diverso da quello degli uomini, ma forse anche più autentico e appagante perché immune da doppi fini, da ogni atteggiamento di calcolo e manipolazione.
   
Il primo testo pubblicato è proprio “L'addestramento del cane, con particolare considerazione del cane poliziotto e da difesa, individualmente e senza punizioni” scritto nel 1910 dal colonnello della Reale Polizia Prussiana di Saarbrucken, Konrad Most, tradotto in inglese nel 1954 e pubblicato in Italia la prima volta nel 1957.
Nel titolo originale c'è 'Mensch', che significa essere umano, ma il primo incontro descritto da Lorenz è proprio con l'uomo, maschio e cacciatore. Nel racconto, volutamente un po' romanzato, si narra di quando gli antenati dei cani si accostarono all'uomo, molto e molto tempo fa, seguendolo e aiutandolo nelle battute di caccia. Non sono i lupi, come molti potrebbero pensare, ma gli sciacalli. Secondo il famoso etologo infatti quasi tutte le razze canine derivano dallo sciacallo, e solo alcuni cani nordici (samoiedi, chow-chow, esquimesi e pochi altri) hanno sangue lupino e neanche completamente puro. Lorenz si dilunga su queste diverse origini e sulle differenze di carattere che ne provengono. Tale concezione fu contestata e in seguito Lorenz stesso smussò un po' la sua posizione a riguardo. Ma per il lettore non è questo l'aspetto più importante. Lorenz informa e dà spiegazioni scientifiche, ma nello stesso tempo tesse l'elogio del "miglior amico dell'uomo", del suo affetto e delle sue capacità. Le descrizioni della fedeltà del cane sono tali da smuovere anche il cuore più duro, come gli appelli all'obbligo morale verso questo animale, spesso invece trascurato o abbandonato (l'abbandono non è frutto dei moderni!). Anche alla base di questo libro c'è il rapporto, la familiarità, e non manca una piccola polemica contro gli studi di laboratorio. Lorenz con i suoi animali ci vive e ci passa il tempo; per esempio per studiare il dingo ne fa allevare un cucciolo da una delle cagne di casa, osservandone attentamente il comportamento.
in progress
I cani ci hanno rubato il cuore, la casa e il portafoglio… non necessariamente in quest’ordine. Ma come hanno fatto a convincerci a nutrirli con carne di filetto, a lasciarli accomodare in poltrona e, in generale, a scandire il ritmo delle nostre giornate?

Stephen Budiansky fa ricorso ai più recenti studi sulla genetica e sull’evoluzione canine per spiegare perché i cani fanno ciò che fanno, pensano come pensano e provano le emozioni che provano, e soprattutto come sono riusciti a guadagnarsi un posto così importante nella nostra vita.

“Chiunque possieda o entri in contatto con un cane, vale a dire ognuno di noi, dovrebbe leggere questo libro scientificamente attendibile e davvero divertente.” - The Wall Street Journal
"Gli anni che hanno camminato sulla mia vita di cinofilo non hanno mai indebolito il mio entusiasmo, la mia ansia di progredire sulla strada della conoscenza, non hanno reso scontata la gioia nello scoprire ogni giorno il mondo affascinante del mio fedele compagno.

Quanti cani ho incontrato nel mio cammino e quante esseri umani! tutti belli nella loro diversità.
In questo libro intendo soffermarmi solo su alcuni particolari, ma la mia conoscenza sul cane è molto più ampia e profonda.

Ho addestrato molti cani e di diverse razze, con pedigree e meticci.
Ogni cane che ho addestrato mi ha condotto nel suo mondo, nel mondo della natura dove lo spazio non ha confini o traguardi da raggiungere dove ogni creatura è pienamente se stessa, non deve nascondere nulla e non deve mettere vestiti per entrare nel mondo di altri
Apparire è solo un'esigenza umana."
Che cos'è l'aggressività, un istinto o un comportamento appreso? Che cosa distingue la bellicosità tra membri della stessa specie dal comportamento predatorio? C'è una differenza tra l'aggressività nell'uomo e negli altri animali? Perché le manifestazioni violente hanno a volte una forte componente rituale, che non sembra all'opera nella nostra specie? Nel rispondere a queste domande, Konrad Lorenz, sulla scorta di Darwin, ricondusse il comportamento degli animali e quello dell'uomo agli stessi princìpi evolutivi. Raccolte in "L'aggressività", saggio denso e meditatissimo - originariamente pubblicato nel 1963 con il provocatorio titolo "Il cosiddetto male ", le sue tesi continuano ad animare un dibattito appassionato che oltre ai biologi coinvolge scienziati sociali, psicologi e umanisti, e rappresentano un punto di riferimento e un potente stimolo di riflessione per le ricerche successive. I pesci maschi della barriera corallina, in mancanza di rivali dello stesso sesso, arrivano a attaccare le proprie femmine e la prole. Lorenz parte da questo esempio di bellicosità innata, per poi prendere in esame svariati casi di aggressività: dai combattimenti rituali dei lupi e dei leoni alle colonie di ratti, i cui membri sono solidali tra loro ma spietati nei confronti di chi non ne fa parte. L'aggressività, letta in questa chiave etologica, è un istinto che esige una scarica periodica, in competizione con i molti altri istinti animali e umani...
Eberhard Trumler ha dedicato tutta la vita allo studio del comportamento del cane. Per quasi trent'anni, fino alla sua morte, ha vissuto giorno e notte con i suoi amici a quattro zampe: "il mio popolo", come amava definirli.
Li ha osservati e studiati, ha seguito lo sviluppo dei cuccioli dalla nascita fino alla pubertà, e ha annotato le numerose mutazioni riguardanti la struttura fisica, il colore del pelo, ma soprattutto il comportamento, che è il tema principale di questo libro.
In una piccola valle circondata da boschi e pascoli, su fondamenta vecchie di due secoli, sorge il mulino dove ha vissuto tutto questo tempo, in compagnia di circa sessanta cani che ha amato e studiato con una dedizione completa, fino a raccogliere una quantità impressionante di informazioni scientifiche grazie alle quali l'etologia canina ha mosso i suoi primi passi. "A tu per tu con il cane" insegna a guardare il cane con occhi diversi e rivoluziona tutti i punti di vista finora accettati sulle relazioni fra la nostra specie e l'amico dell'uomo.
Ma è anche - come sottolinea l'autore - un libro sul difficile mestiere del padrone.
Le informazioni contenute affascineranno lo zoofilo, perfezioneranno la conoscenza dello specialista e permetteranno al profano di eliminare radicalmente gli errori e i pregiudizi.
Il lupo carpisce il nostro sguardo e ce lo restituisce.
Simbolo spirituale per i nativi indiani, cacciatore alla pari per gli eschimesi, ricettacolo di paure irrazionali per molti popoli, il lupo occupa un posto speciale nel nostro immaginario.

Da sempre il suo rapporto con l'uomo è un rapporto complesso, fatto di paura e di ostilità, ma anche di sorprendenti affinità.
Barry Lopez traccia un ritratto inedito di questo straordinario animale.

Ci conduce in un appassionante viaggio alla scoperta dei suoi comportamenti, della sua psicologia, della complessa struttura sociale del branco e del difficile rapporto con l'uomo.

 

 
©addestramentocanimarcobizzarro.it